Come realizzare un ponte in N partendo da uno in HO

 

 

 

I ponti sono sempre stati al centro dell'attenzione dei modellisti ferroviari. Spesso costituiscono un'attrattiva paesaggista che focalizza gran parte dell'attenzione dei visitatori. Il buon inserimento nel paesaggio di un ponte di discrete dimensioni è però soggetto ad almeno due grosse restrizioni: l'altezza e la dimensione del manufatto.

La prima è superabile con uno strategemma, detto "paesaggio in negativo". Se non si vogliono inserire nel plastico delle lunghe rampe (o non se ne ha lo spazio!), si può semplicemente "abbassare" il paesaggio. In questo modo si costruisce "profondità" verticale al plastico (v.questo articolo).

Nella realizzazione di un modulo in scala N di circa 60 x 30 cm, destinato ad un lato del plastico di Low River, ho voluto inserire un ponte che fosse di una certa importanza... I modelli commerciali reperibili agevolmente in Europa non hanno ponti a doppio binario di discrete dimensioni (almeno 30 centimetri di lunghezza per 20 di altezza) nella scala N. Allora cosa fare? Semplice: ho sconfinato nella "vicina" scala HO. Ho trovato che un ponte commerciale a travata metallica poteva essere quello che cercavo.

Confortato dal fatto che, seppur non comune, al vero questo tipo di struttura esiste anche negli USA (un esempio molto calzante è il ponte sul Diablo Canjon della BNSF), mi sono messo all'opera!

Ho montato agevolmente il ponte seguendo le semplici e schematiche istruzioni, poi, con l'ausilio di profilati di legno, ho innalzato la "fossa" predisposta per la posa di un binario con traversine in scala HO. A questo punto è iniziata la parte più noiosa di tutta la lavorazione: la costruzione del piano del ferro per mezzo di profilati di legno di mm 2x2, intercalati, ogni circa 5 cm, da una piastrina per circuiti stampati sempre di 2x2, opportunamente isolata, per la saldatura delle rotaie. Nella foto seguente si puo' vedere il dettaglio del piano dei binari con le rotaie già posate:

E' anche evidente l'estremo realismo di un interasse "reale".

Installato il ponte, verificatone il funzionamento (proprio in considerazione dell'interasse molto stretto!), ho iniziato a lavorare al paesaggio (dopo aver installato un ponte per una linea a binario singolo che si trova ad una quota inferiore ma parallela e quindi costretta a superare la stessa vallata).

Nella foto, il ponte della linea secondaria non e' ancora stato installato (e si vede!). E' invece evidente la forma "in negativo" del paesaggio, come pure sono evidenti le dimensioni, del ponte, al confronto con le due locomotive che lo stanno impegnando.

Il paesaggio è stato costruito riempiendo lo "scatolone" sotto il ponte con del polistirolo, incollato alla base ed alle pareti della valle, sagomato in modo da riprodurre un "canjon" scavato da un torrente. Il polistirolo è poi stato ricoperto da piu' strati di carta igienica imbevuta di acqua e colla vinilica. Una volta asciutta, la superficie presenta una discreta rigidità e una rugosità che consente la buona riproduzione delle pareti rocciose. Volendo, si può comunque colare sopra il piano del gesso (ed eventualmente le rocce ricavate dai calchi).

La vista in pianta del modulo e' ben rappresentata da questa foto (con il ponte della linea a binario singolo in secondo piano).

La costruzione del modulo non e' stata eccessivamente impegnativa, ma il risultato ottenuto e la soddisfazione di avere un pezzo "unico" sul plastico sono molto molto premianti! L'ultima foto mostra il modulo in una fase "paesaggisticamente" avanzata, anche se ancora priva di vegetazione. L'effetto, dato da un convoglio che passa sul ponte, e' comunque spettacolare!

GP