Installare un decoder digitale su una V51/2 Bemo HOm/e |
La locomotiva presenta due stretti avancorpi interamente riempiti dal telaio che funge anche da zavorra ed una cabina parzialmente libera nella parte superiore. scartata la possibilità di posizionare il decoder in cabina perché lavrebbe occupata interamente con un discutibile effetto estetico e la presenza del circuito stampato mi avrebbe costretto ad una difficile operazione di isolamento del decoder e di posizionamento dei cavetti, ho deciso di ricavare lo spazio per il decoder, Lenz 0511 per la scala N (più che sufficiente per i nostri impieghi) sul telaio in corrispondenza dellavancorpo più lungo.
Come prima operazione ho smontato completamente la locomotiva, separando il telaio da tutti gli altri componenti (motore, circuito stampato, trasmissione, carrelli ecc.), approfittando delloccasione per dare una buona pulita ed ingrassata agli ingranaggi della trasmissione.
Quindi ho segnato un rettangolo da 17 mm di lunghezza (a 13 mm dallinizio dellavancorpo posteriore) profondo 6 mm, in cui andrà ricavato lo spazio per lalloggiamento del decoder.
I primi tentativi di ottenere questo spazio con la lima si sono rivelati infruttuosi, a causa della durezza del materiale e dallimpossibilità di usare una lima di grandi dimensioni. Ho deciso allora di utilizzare il trapano a colonna, regolato alla velocità più bassa, come fresatrice, impiegando un banco a croce che avevo acquistato qualche anno fa, con una fresa da 6 mm avuta in regalo da un conoscente.
Ho fissato saldamente il telaio della locomotiva nella morsa del banco a croce, avendo cura di applicare due pezzetti di legno ai lati, per non rovinare il telaio stesso. Ho avvicinato la fresa al pezzo da lavorare, abbassata di circa ½ mm rispetto al telaio, ed ho bloccato il mandrino con lapposita vite, muovendo le manovelle del banco a croce ho intrapreso la paziente opera di fresatura.
Dopo varie passate, abbassando ogni volta la fresa di circa ½ mm, ho ottenuto lo spazio di 17 mm profondo 6, necessario per accogliere il decoder fissato sotto il circuito stampato.
Il trapano a colonna con il banco a croce fissato al basamento |
Il telaio in fase di fresatura |
Vista laterale del telaio originale |
Vista superiore del telaio originale |
Vista laterale del telaio al termine delle operazioni di fresatura |
Vista superiore del telaio al termine delle operazioni di fresatura |
ho provveduto inoltre a rifare completamente il circuito stampato della locomotiva, per adeguarlo alla nuova funzione: ho realizzato le piazzole per la saldatura dei fili del decoder, il cablaggio delle luci frontali (ho sostituito le lampadine originali con dei led bianchi da 5 mm con le loro resistenze di protezione smd), le piazzole per i contatti del motore e per le prese di corrente.
Circuito stampato originale | Nuovo circuito stampato |
Circuito stampato dopo la saldatura dei componenti, decoder, led e relative resistenze smd di protezione | Vista laterale del circuito stampato |
Vista lato decoder | Vista telaio con viti senza fine montate |
Vista superiore del nuovo circuito stampato montato sul telaio | Vista laterale del nuovo circuito stampato montato sul telaio |
Una volta saldato tutti i componenti al circuito stampato, ho rimontato la locomotiva, avendo cura di ridurre il supporto del cuscinetto della vite senza fine, in modo che non sporga dal telaio fresato.
Verificata la corretta della lettura della CV1, modificate a piacere le altre CV, la mia ultima locomotiva digitale è finalmente pronta.
Lc63