Come realizzare i rilievi?


Differenti tecniche per differenti esigenze

Esistono differenti tecniche per la realizzazione di rilievi in un plastico ferroviario. In una riproduzione in miniatura del paesaggio, è possibile utilizzare diverse tecniche e materiali, che sonodi seguito descritte in dettaglio, secondo le differenti esigenze di volta in volta individuate:

  • polistirolo ad alta densità: per le caratteristiche di leggerezza e di facilità di lavorazione, si presta all'utilizzo in quelle situazioni nelle quali è importante la precisione nella realizzazione dei rilievi, quali ad esempio le scarpate della linea ferroviaria o comunque dove la riporduzione del terreno richieda una morfologia specifica (es. argini di fiumi, strade, trincee, ecc.);

  • reticella metallica sagomata e ricoperta di fogli di carta (imbevuti di colla o di gesso): la tecnica si presta alla realizzazione dei rilievi per le superfici di maggiori dimensioni;

  • intreccio di strisce di cartone: si tratta di una soluzione estremamente economica e di rapida realizzazione. L'aspetto negativo è una certa difficoltà nella realizzazione di precisione dei rilievi e quindi è difficile ottenere la forma desiderata;

  • schiuma di poliuretano: è un materiale di agevole lavorazione, anche se più costoso rispetto alle tecniche precedenti. Costituisce la base ideale per la posa delle rocce.

Polistirolo ad alta densità: si tratta di un materiale isolante, utilizzato in edilizia e facilmente reperibile presso i rivenditori di articoli di bricolage. Il suo utilizzo è agevole in quanto, a differenza del polistirolo abitualmente utilizzato per imballaggi, il suo taglio è lineare e pulito (non produce le fastidiosissime “palline” di polistirolo). Inoltre, esistono in commercio attrezzi dedicati al modellismo che, attraverso una lama o filo metallico riscaldato consentono un'alta precisione nella lavorazione. In questi casi, è comunque necessario eseguire le operazioni di taglio “sotto cappa” o comunque in un ambiente ben ventilato.

Trattandosi di materiale mediamente costoso, il suo utilizzo è limitato sul plastico a quelle zone dove è necessaria una buona precisione nella forma dei rilievi.

Spesso è necessario impilare più strati per la realizzazione dei rilievi. Per il loro incollaggio, è da utilizzare colla vinilica oppure colla a caldo (altre colle abitualmente contengono solventi che reagiscono con il polistirolo).

Ottenuta la forma desiderata, è possibile procedere a coprire i diversi strati di polistirolo con strati di carta da cucina spennellata con una soluzione (50%) di colla vinilica ed acqua. Le lavorazioni successive non possono che essere eseguite ad asciugatura avvenuta.

Di seguito è riportato un esempio di come si possono ottenere rilievi con questo metodo.



    Rilievi in polistirolo espanso, appena posati sul piano del diorama in un diorama realizzato da Plasticando.com per RAI Internazional. Foto S. Tessari, scala H0

    Stessi rilievi, con il paesaggio già completato. Foto S. tessarin, scala H0





    Alveo del fiume, trincea ferroviaria e rilievi realizzati con strati di polistirolo espanso. Plastico e foto Jgiovenni – Scala N

    Stessi rilievi, in fase più avanzata di realizzazione del paesaggio – Plastico e foto Jgiovenni – scala N

La reticella metallica sagomata è la tecnica ideale per le grandi superfici. Prima della posa della reticella, devono essere predisposti gli appositi sostegni ai quali andrà ancorata la reticella metallica. Con essa è possibile sagomare con una buona precisione la zona da modellare, che dovrà poi essere ricoperta con carta da cucina imbevuta di una soluzione di colla vinilica ed acqua oppure di gesso. In alternativa, è possibile utilizzare stracci di stoffa.

Di seguito un esempio delle superfici per le quali è indicato l'utilizzo della reticella metallica.





    Utilizzo della reticella metallica sul plastico di Marios Pass Subdivision. Plastico e foto Jgiovenni - Scala N

    Stessa zona del plastico, con paesaggio in corso di realizzazione.

Per la tecnica che prevede l'utilizzo di strisce di cartone intrecciate, il primo passo è la realizzazione di un buon numero di strisce di cartone, larghe circa 2 cm, ricavate tagliando nel senso perpendicolare alla sua trama del normale catone da imballaggi. Una volta realizzate le strisce, si parte fissando (con colla a caldo oppure con punti metallici) le stesse alla base del plastico o al piano di supporto dei binari. Stese le strisce, parallele e distanziate di circa 1-2 cm, utilizzando altre strisce della stessa misura si realizza l'intreccio, che risulta quindi autoportante e sul quale possono essere posati gli ormai familiari fogli di carta da cucina imbevuti di soluzione di acqua e colla vinilica, oppure stracci imbevuti nel gesso.

Ecco alcune immagini per meglio illustrare la tecnica descritta.

    strisce di cartone ondulato preparate per la realizzazione di rilievi a lato della linea ferroviaria. Modulo di Briccis Creek. Plastico e foto Jgiovenni - Scala N

    Struttura del rilievo realizzata con intreccio di strisce di cartone. Modulo di Briccis Creek. Plastico e foto Jgiovenni - Scala N

Non importa con quanta cura si intende lavorare: il nastro carta (del costo di pochi centesimi!) va posato per per proteggere il binario!

Sul cartone sono appoggiati pezzi di tessuto impregnati di gesso (lo “scagliola” va benissimo, anche se la rapidità del tempo d'indurimento obbliga a lavorare molto veloci).

Un lato del plastico è già ricoperto. Lo stesso procedimento è da adottare per la parte in secondo piano.

Le rocce sono realizzate in gesso, colato in stampi di gomma siliconica, applicato prima dell'indurimento direttamente sul plastico.

La zona è colorata per dare evidenza, in colore scuro, delle zone rocciose. Tolto il nastro carta, resta ora da “invecchiare” il binario e posare la massicciata.

Il poliuretano è un materiale abitualmente utilizzato in edilizia quale isolante o sigillante. É disponibile nei negozi di bricolage in bombolette spray da utilizzare al momento e, rispetto alle tecniche precedenti, può presentare un costo più elevato.

Pertanto, il suo utilizzo è limitato alle situazioni nelle quali sia richiesta una buona precisione nella posa della struttura dei rilievi ma non per ampie superfici.

Prima di procedere alla stesura della schiuma di poliuretano, si deve realizzare la base per lo stesso. In questa fase si può utilizzare un po' di tutto: da giornali appallottolati inseriti in sacchetti di plastica oppure tenuti in posizione con fogli di plastica per alimenti a pezzi di polistirolo per imballaggi. Inoltre, considerato che la schiuma di poliuretano aderisce meglio su superfici umide, è opportuno inumidire (es. con uno spruzzino) la superficie sulla quale andrà stesa la schiuma di poliuretano.

Per la sua stesura, è sufficiente dirigere il getto della bomboletta sulla superficie da ricoprire e poi attendere che la schiuma si asciughi.

É da tenere in considerazione che la schiuma, nell'asciugarsi, aumenta considerevolmente di volume. Una volta asciutta la schiuma (da quale ora a 24 ore), la superficie presenterà la caratteristica forma di una... torta di bignè! É ora possibile intervenire con una lama affilata per la sagomatura del rilievo, come nella tecnica del polistirolo ad alta densità per attribuire alla struttura del rilievo la forma desiderata.


Rilievi di Gioba Pass realizzati con schiuma di poliuretano. Plastico e foto Jgiovenni – scala N

Dopo la sagomatura, i rilievi in schiuma di poliuretano sono la base ideale, anche per tenuta, per posare le rocce. Plastico e foto Jgiovenni – scala N


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