AMERICAN TRAINS - IMPRESSIONI DA SILANDRO 2014 |
Il Club fermodellisti di Silandro organizza ormai da... decenni, una triennale di modellismo ferroviario. L'appuntamento è ormai abituale e questo già un indizio: l'evento è segnato sulle agende di tre anni in tre anni...
Inoltre, quest'anno (come nel 1999 e nel 2005) l'esposizione è dedicata al modellismo americano, che annovera anche in Europa numerosi e abili appassionati.
Premesso che l'elenco completo dei plastici, diorami e collezioni di materiale rotabile esposti sono riportati sul sito dell'organizzatore (www.mecschlanders.com), ecco cosa in particolare mi ha impressionato.
L'appassionato è accolto nel salone della Kulturhaus di Silandro dall'imponente (oltre 12 metri di lunghezza) plastico Pocahontas Mining Co. di Michael Fuchs e Jürgen Funks (Stuttgard – D), che riproduce una zona mineraria dei monti Appallacchi, servita dalla compagnia ferroviaria Norfolk & Western. Il periodo di ambientazione è degli anni '50. Qui il carbone domina il traffico ferroviario, che vede però anche convogli di transito sulla linea principale e, al servizio della comunita ferroviaria, alcuni mixed freight (misti passeggeri e merci) al traino di una 2-8-0 della N&W. Accurato, veritiero ed “esotico” per via delle manovre a gravità dei carri!
Sempre al piano terra, fa da padrone l'impianto del club di casa, il plastico Crawford Hill & Industries, che riproduce una moderna linea ferroviaria ambientata nel mid-west degli USA, con uno sconfinamento nello...scartamento ridotto. Bello e imponente!
A sinistra si trova City Limits, del City Limits Team di Stuttgard – D, una riproduzione degli scenari urbani delle città del nord est degli USA, con accurata riproduzione dei raccodi industriali, dello scenario post-industriale di alcune fabbriche dismesse, della periferia urbana e... del suo degrado. Ma che cura nella riproduzione modellistica: su questo plastico ogni centimetro quadrato riserva sorprese!
Quattro gradini e si accede ai primi impianti in scala N: Clinchfield di Giorgio Calzoni (Bologna – I) e American Railroads in the 50's del club I Fontanili di Caravaggio – I. Il primo è già conosciuto perchè apparso sulla stampa … ma la qualità delle fotografie non rende assolutamente giustizia all'impianto e alla scenografia montata. E' proprio da vedere dal vivo! Il secondo, di un gruppo di appassionati, riproduce le ferrovie USA degli anni '50 e permette di apprezzare convogli passeggeri di prestigio (visti il California Zephir al traino delle Alco PA della D&RGW e un Daylight della Southern Pacific al traino delle EDE8).
Nel padiglione di sinistra (praticamente il … teatro di Silandro) sono esposti tre impianti, dei quali due in scala 0 (a scartamento ordinario il Southwest Wawo Yard – di Robert Wolf, Telfs, A -, in scartamento ridotto Mr. Colomb Lumber – di Loredano Colombo, Pavia, I -), e in sca HO San Juan Mountain Railroad di Erns Schuller (Kirchberg/Thening -A). Ho trovato pieno di fascino e dettagli il plastico in scala O, come pure accattivamente quello in scartamento ridotto (e, per dimensioni, praticamente alla portata di tutti!).
Sempre al piano terra, un impianto dedicato alle manovre che intende (e certamente ci riesce!) riprodurre il traffico ferroviario a cavallo fra gli anni '70 e '80 del secolo scorso nella zona della baia di San Francisco (Rails around the Bay, di Alexander Lösch e Mathias Hellmann, Wannweil - D). Qui predominano Southern Pacific e Western Pacific (questa seconda compagnia serviva i raccordi di San Francisco grazie ad un collegamento con chiatte, ovviamente riprodotto!).
Impressionante il realismo delle scene ottenuto e la varietà delle manovre possibili.
Al mezzanino accanto al piano terra, un paio di piccoli plastici. Il primo in scala HO il Consolidated Nichel Mines Co. di Mario Alberto Scarati e Bice Luigia Carabelli, che riproduce il ciclo della raccolta, stoccaggio e trasporto del minerale di nichel, il secondo in scala N, di ambientazione contemporanea, riproduce una stazione posta nel deserto del Mojave sulla linea ferroviaria fra Los Angeles e Las Vegas, con particolareggiata riproduzione dello sfondo (N scale RR to Las Vegas, di Filippo Menegoi e Antonio Quaresima, Verona – I).
E, dopo questa scorpacciata di plastici, tutti con colpi da KO, non resta che un poco suonati, salire al piano superiore, e allora... Piccolo solo per dimensioni, LuCa's Yard (Alex Corsico, Pavia - I), improvvidamente classificato come diorama quando invece è un plastico del tutto operativo, offre numerose possibilità di manovra e armamento e rotabili decisamente sopra la norma. Il tutto in scala N. Il primo piano ci riserva ancora piacevoli sorprese! Un impianto in scala Z è veramente impressionante. Riproduce una main line della Missouri Pacific negli anni '80, il periodo della fusione con la Union Pacific (Flaggstone West Yard di Jürgen Tuschick, Bad Homburg - D). Un plastico di questo tipo e i rotabili che vi circolano potrebbe essere il punto di svolta per questa scala. Poi, altri due impianti in scala N, The Loggers di Massimo Peroni, Cremona – I e Little Valley di Arnold Girr, Schelkingen D, suggellano la predominanza di questa scala per gli appassionati USA!
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