STRUTTURA E FUNZIONALITA' DELLA STAZIONE NASCOSTA – PARTE PRIMA

Per i modellisti la stazione nascosta (o schattenbahnhof per i nostri amici appassionati di lingua tedesca oppure staging yard per quelli anglosassoni) svolge una funzione importante nella rappresentazione di una ferrovia in miniatura. Importante perchè consente di avvicendare il materiale rotabile in uso su di un plastico ferroviario, richiamandoli e facendo svolgere la loro attività per la ferrovia in miniatura proprio quando e quanto serve.

Ma come può essere strutturata una stazione nascosta? Il tipo e la conformazione della stazione nascosta dipendono innanzitutto dal tipo di plastico ferroviario e dall'esercizio che con la nostra ferrovia in miniatura vogliamo riprodurre.

Ecco allora una veloce carrellata delle diverser forme di staging, partendo da quelle più “semplici” fino ad arrivare a strutturazioni più complesse e che pertanto soddisfano anche esigenze piuttosto complesse.



PARTE PRIMA: FASCIO DI BINARI TRONCHI (o quasi...)

Si tratta di un fascio di binari tronchi che sono raccordati alla parte visibile del plastico ferroviario solo dall'estremità della radice:


Questo tipo di stazione nascosta non consente un'agevole “riutilizzo” del materiale rotabile durante una stessa sessione operativa (tranne l'utilizzo di composizioni reversibili e bloccate o l'intevento manuale per scomporre e ricomporre i convogli). L'utilizzo tipico di una stazione nascosta così configurata è per impianti con traffico da punto a punto, nel quale la porzione visibile del plastico riproduce una stazione di testa (l'altro punto) e una o più stazioni di transito oppure stazioni di transito (con l'altro punto costituito da una stazione nascosta “speculare”. In un plastico che rappresenti la diramazione di una linea secondaria dalla linea principale, una stazione nascosta configurata in questo modo potrebbe essere messa al servizio della linea secondaria (riservandosi, per la linea principale, strutture più complesse di stazione nascosta).

Da questa configurazione possono essere derivate altre varianti che, con marginali interventi, ne ampliano le funzionalità.

Per poter liberare la locomotiva di convogli con materiale ordinario (non reversibile), l'introduzione di un altro scambio triplo consente alla locomotiva posta in testa al convoglio di aggirare il convoglio stesso e posizionarsi per riprendere la marcia verso la parte visibile del plastico. In queste situazioni, è opportuno posizionare gli scambi in modo da sfruttare per le manovre i binari più lunghi, lasciando gli altri binari per i convogli di materiale reversibile o per quelli che non si presentano più volte nel corso della sessione operativa:



Una variazione consente di risparmiare ulteriore spazio: ponendo una piattaforma girevole (o un settore girevole) all'estremità dei binari, è possibile utilizzare tutti i binari per le manovre, sacrificando uno spazio limitato per la lunghezza dei binari (se riferiti a plastici di ambientazione europea, circa 25/30 cm per la scala HO, 15/20 cm per la scala N):




Quasi la stessa funzione della piattaforma girevole può essere svolta dal un “ponte trasbordatore”, che però non consente la “giratura” della locomotiva, e quindi questa configurazione può essere utilizzata per impianti ambientati a partire dalla fine dell'esercizio a vapore (o per situazioni nelle quali si utilizzavano locomotender oppure si tollerava l'esercizio con una macchina a vapore impiegata a tender … avanti):



Una soluzione molto simile, ma applicata a tutti i binari della stazione nascosta consente di “risparmiare” l'utilizzo degli scambi e, soprattutto, di ottenere binari di lunghezza omogenea:



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