STRUTTURA E FUNZIONALITA' DELLA STAZIONE NASCOSTA – PARTE TERZA


Scorriamo ora alcune evoluzioni della stazione nascosta. Sicuri che il fascio di binari serva solo per il ricovero dei convogli?

Ecco allora un esempio di stazione nascosta costruita... all'interno di un'elicoidale: di solito un'elicoidale è una struttura di tracciato decisamente esigente di spazio! Con una minima aggiunta di ingombro, (lo spazio occupato dai binari paralleli in curva) un'elicoidale può assumere questo aspetto:






(la barra obliqua separa due diversi livelli dell'elicoidale). Oltretutto, inserire una stazione nascosta all'interno di un'elicoidale consente di sfruttarla come uno stagin yard al servizio di entrambi i livelli del plastico!


Sfogliando le diverse riviste, un paio di configurazioni di stazione nascosta mi hanno colpito: si tratta in entrambi i casi di stazioni al servizio di grandi plastici ferroviari, costruiti per l'esercizio degli appassionati per un traffico da punto a punto. Eppure, di tanto in tanto, anche i treni devono potre circolare... ininterrottamente sul plastico. Ecco allora che le stazioni nascoste, poste una sopra l'altra per riparmiare spazio, utilizzano un binario per raccordare i due livelli.

Il primo esempio è ispirato dal plastico di Utah Belt. Si tratta di due stazioni nascoste perfettamente sovrapponibili (è rappresentato solo un piano che può essere indifferentemente visto come piano superiore o come piano inferiore):




Il secondo è ispirato niente di meno che dal plastico degli impieghi dei Model Railroader e di Trains (Milwaukee Racine & Troy, le iniziali delle riviste...). Si tratta di due stazioni nascoste composte di un numero sufficiente (*) di binari e di un binario di collegamento fra i due livelli:







(*) ma qual'è il corretto dimensionamento di una stazione nascosta? C'è chi suggerisce agli appassionati di prendere il numero stimato di convogli che si vorranno utilizzare sul plastico, raddoppiare il numero e aggiungere... qualcosa!


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Jgiovenni