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Plastico di Marco Roversi




Plastico di stile italiano.


La passione dell'autore per il modellismo ferroviario risale ai primi anni delle elementari, in particolar modo per la linea Bologna – Verona. Infatti, abitando a pochi passi dai binari, esattamente a Poggio Rusco (metà della linea), l'autore ha cercato di riprodurla in scala HO !

Tutto ha inizio nel 1983 quando, dopo aver accantonato il “modello giocattolo”, ha iniziato a costruire un nuovo modello in scala H0 a livello professionale, ottenendo risultati soddisfacenti nonostante i costi elevati difficili da sostenere all’età di 15 anni: la passione era talmente forte, che nonostante ciò, sembrò tutto più semplice.


Nel 1992, un cambio radicale nella vita personale, permise all'autore di dedicare molto più tempo alla realizzazione di un nuovo plastico, più grande e accessoriato; tale plastico è stato successivamente ampliato fino ad ottenere l'attuale versione.


Di seguito sono riportate alcune immagini del lavoro realizzato, ponendo l'attenzione soprattutto al fattore scenografico, auto-costruzione e sulla operosità tecnico-elettrica dell’impianto stesso (in futuro sono previsti un inizio di interventi capillari per renderlo più operativo e funzionale).







Gli albori

Nel 1992 l'autore decise di cimentarsi in un nuovo plastico a livello professionale, che poi sarebbe diventato il plastico attuale delle dimensioni di 18 metri quadri che occupa quasi due stanze di casa mia.


Iniziai posando la linea ferroviaria e abbozzando un po' di paesaggio utilizzando edifici precedentemente utilizzati in altri plastici.






Panoramica di una zona allestita provvisoriamente con edifici, di plastici costruiti precedentemente, poi demoliti.

Il fiume,qualche cespuglio, il casello ed il ponte stradale.



I primi rifacimenti

Dopo la fase iniziale, iniziarono i primi rifacimenti e miglioramenti, fra i quali la segnaletica stradale, gli edifici e la posa della catenaria








Panoramica del bivio della linea a doppio binario

Lato ovest, con stazione. Per il momento sono assenti edifici civili. É presente solo qualche automezzo sulla strada

Vista centrale ed il fabbricato viaggiatori ancora in stato d’origine con accanto la centralina mobile.



I primi ampliamenti ed i successivi rifacimenti

Successivamente furono effettuali alcuni ampliamenti del plastico prevedendo nuove zone ed effettuati nuovi rifacimenti tra cui la vegetazione e l’inserimento di nuovi edifici.







Zona collinare del plastico

Bivio in piena linea

Radice della stazione. Da notare la vegetazione autocostruita







Completata con la trattoria, la vegetazione è arricchita con particolari di corredo (autocostruiti).

La vegetazione a fianco dei binari è stata creata secondo norme di un vecchio decreto, per impedire l’accesso agli animali. Si nota l’acqua nel fiume, il nuovo ponte stradale e si intravede la Casa Cantoniera.

Casa rurale con insegna pubblicitaria anni ‘50 ,il retro della stalla con bovini. Tutto interamente autocostruito.







a lato dei binari, la stessa casa è adibita ad abitazione civile,con balcone al piano superiore. Notare la folta vegetazione.

Vista retro della casa rurale.

Pietra chilometrica sulla s.s. 12, con annesso un nuovo pannello segnaletico.







Casello diroccato al km 103 l’assenza degli infissi al piano terra, dovuto al “vandalismo “.

Casello diroccato, lato nord ovest.

Casello al km 102,544, vista lato est con annessa area cortili, box auto e pozzo per l’acqua







Garritta controllo marcia treni vista lato ovest.

Stessa garritta vista lato ovest.

Casello al km 101 posto sul lato ovest. Comprende piccolo giardino area cortili, pozzo per l’acqua e binario tronco morto.





Scorcio lato ovest stazione, area 3. Particolare casottino wc, marciapiede ,lampione, si intravede la torre idrica ed il locale ferrovieri.




Le nuove aree

Le foto che seguono illustrano una zona del plastico ancora in corso di costruzione... la cui definizione sarà pronta in un secondo momento...























Conclusioni

Per il momento il plastico è ancora in corso d’opera e, secondo l'autore, lo sarà ancora per molto tempo.


L'autore ha realizzato un proprio sito per il plastico (cliccare sull'immagine per accedere al sito):