ROCCE

Come riprodurre le rocce su di un plastico ferroviario? Innanzitutto... studiando la geologia! Non in tutte le zone geografiche le rocce hanno la stessa struttura, forma, colore. Così puo risultare decisamente fuori luogo una serie di rocce stratificate e sedimentarie in zona di alti rilievi oppure un monolita granitico in zone dove le rocce prevalenti sono di natura calcarea.

E, poi, fra le due, ci sono le rocce metamorfiche con struttura, forma e colori variegati...

La zona del plastico di Visalia Northeastern è la zona centrale della California. Le rocce presenti sono quelle tipiche dei contrafforti prima delle grandi catene montuose. La foto a sinistra, ripresa presso Rowen, sulla linea del Tehachapi Pass, mostra le formazioni rocciose esposte a seguito degli scavi per la costruzione della linea ferroviaria. Sono di colore rossiccio / beige e non hanno una struttura ben definita: si direbbe quasi che si tratti di blocchi “sparsi” di rocce. Stesse forme e colore si trovano nei contrafforti della Sierra Nevada, sulla linea del Feather River, come nella foto di sinistra.

Per la riproduzione delle rocce, fra le varie tecniche, quella dell'utilizzo di stampi in gomma siliconica è probabilmente la più produttiva, a patto di disporre di … stampi di gomma siliconica!

Parecchi produttori mettono a disposizione gli stampi, ma la soddisfazione di prepararseli, scegliendo di volta in volta le rocce che presentano la forma incisione e struttura delle rocce più fine (stiamo pur sempre riproducendo un mondo in miniatura!) e interessate.

Così si è proceduto: appena realizzato il paesaggio con la rete ci cartone (confronta la lettera "W"), è stato necessario stendere uno strato (sottile) di gesso per rinforzare la zona sulla quale sarebbero poi state applicate le rocce.


Stesura dello strato di gesso prima dell'applicazione degli stampi


Applicazione (seconda) degli stampi sulla zona: nella fotografia sono presenti formazioni rocciose già realizzate in un primo momento


Prima dell'indurimento definitivo del gesso, si rimuovono le bave di fusione e si incidono i bordi dei diversi stampi, per eliminare le discontinuità fra le diverse zone di roccia


Con stampate successive è possibile riprodurre anche porzioni “generose” di rocce: qui formazioni rocciose costiuiscono la parete della trincea nella quale passa la ferrovia in miniatura


Una delle fasi della coloritura delle rocce: è applicato un colore di fondo e, quando ancora umido, è passato un panno assorbente sulle parti sporgenti delle rocce. In questo modo vengono messe in evidenza le zone in rilievo


Fase successiva della coloritura: ad asciugatura avvenuta (24 ore) della prima verniciatura, con un colore molto scuro (marrone scuro, nero) e molto diluito è effettuato un “lavaggio” delle rocce, in modo che il colore penetri nelle incisioni e contribuisca ad attribuire maggior rilievo alle stesse. Ad ascuigatura avvenuta, con la tecnica del “drybrush”, applicando un colore più chiaro (beige, bianco) si pongono in rilievo le sporgenze. Il risultato finale delle rocce qui rappresentate senza la vegetazione merita il piccolo sforzo!

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Jgiovenni