Il plastico di Low river,
iniziato nel "lontano" 1998, fu concepito con
criteri piuttosto tradizionali, in primis, il fatto di
essere "analogico". Infatti, la configurazione
originale prevedeva l'esistenza di un lungo "falso
doppio binario" dedicato alla circolazione dei
convogli e di un anello inferiore, completo di diversi
tronchini al servizio delle industrie, dedicato al "gioco"
delle manovre. Questa configurazione ha dato, nel corso
degli anni, notevoli soddisfazioni, non ultima la
partecipazione a diverse manifestazioni con un impianto
componibile, le cui parti sono state realizzate dagli
stessi appassionati che scrivono/gestiscono il sito.
La configurazione a "falso doppio binario",
se gestita in analogico, non rende di certo agevole
transitare da un binario all'altro della linea principale.
Infatti, gli unici punti in questa situazione si
verificava, la polarità di alcune tratte andava gestita
manualmente o con l'ausilio dei contatti ausiliari dei
motori sottoplancia degli scambi interessati...
A cavallo fra il 2002 ed il 2003 e' maturata la
decisione di passare in... DIGITALE, decisione che e'
stata presa all'unanimita'.
Il piano dei binari di alcune zone del plastico, era
stato pensato proprio per la configurazione a falso
doppio binario, con un groviglio di binari spettacolare,
ma non sempre realistico e che sacrificava, in alcune
zone, il paesaggio. Senza i rigidi vincoli di polarita',
ho potuto quindi costruirmi senza alcun problema delle
comunicazioni fra i binari di corsa e ripensare un po' il
piano dei binari...
GALES HILL CROSSING
Si tratta di una zona molto complessa
dal punto di vista del tracciato: dalla linea principale
si diramano le linee per lo scalo, quella per la linea
secondaria e una corta linea secondaria "abbandonata"
(magari, in futuro...). Durante questa modifica, un
occhio e' stato posto all'aspetto del paesaggio: ho
voluto fare in modo che la linea principale avesse un
andamento NON parallelo al bordo del plastico (si
allontana dall'osservatore) ed i (bassi) rilievi
costituiscono un interessante blocco visuale: guardando
la ferrovia, ad altezza in scala, non si scorge la zona
di Low River adiacente!
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Questa e' la situazione
originaria: la linea a doppio binario si biforca.
A destra (nella foto) i binari diretti verso lo
scalo e la branch. La "pesantezza"
anche visiva della situazione era ulteriormente
aggravata da una simile conformazione di binari
per separare ulteriormente le linee dello scalo
da quelle della branch (che poi compie un'ampia
curva a 180 gradi e scende al livello inferiore.
Nella foto si puo' intravvedere). Sulla sinistra
diverge l'inutilizzata Gales branch, comoda
comunque per lasciarci qualche carro... di troppo! |
Questo il nuovo Gales Hill
Crossing: una semplice comunicazione fra i binari
ed uno scambio (del quale si intuisce l'esistenza
dalla presenza degli aghi in alto a destra!) che
diverge dal doppio binario. E' inoltre "sparita"
la distinzione fra binari diretti allo scalo e
binari diretti alla branch. Si puo' quindi
accedere, da questa configurazione di binari, ad
ogni singolo binario dello scalo che quindi
"improvvisamente", varia notevolmente
la sua dimensione, passando da 5 binari ad 8
binari! |
GRIFFIN JUNCTION
Quando il plastico e' montato in
versione "casalinga", cioe' non collegato ai
moduli degli altri componenti di plasticando, questa zona
costituisce un "loop" per invertire la marcia
dei convogli. Quando e' collegato agli altri moduli,
invece, la zona costituisce semplicemente l'ingresso/uscita
dallo scalo merci. Le modifiche eseguite sono
essenzialmente per rendere piu' fluido l'andamento della
linea principale, eliminare un tratto di "triplo"
binario un po' troppo pesante e guadagnare dello spazio
per il paesaggio.
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La configurazione originaria
prevedeva una ampia curva di "triplo binario":
i due piu' interni dedicati all'ingresso/uscita
dallo scalo, il binario esterno portava alla
branch, dopo aver attraversato a raso i binari di
corsa. La situazione era comunque piuttosto
spettacolare, ma imponeva forti vincoli
all'esercizio. |
Una prima sistemazione della
zona: la branch line che attraversa i binari di
corsa e' stata raccordata agli stessi (nella
parte di tracciato non inquadrato, a sinistra
della foto, c'e' una opportuna comunicazione fra
i due binari di corsa). Per questo raccordo, ho
dovuto ricorrere all'autocostruzione degli
scambi, perche' fra quelli commerciali, non ne ho
trovato della geometria adatta: non intendevo,
infatti, modificare la curva dei binari di corsa,
ne' quella della branch line. Nella foto sono
evidenti le "vecchie" sedi dei due
binari che conducevano allo scalo. |
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La foto riprende la stessa
zona del raccordo fra la branch line ed i binari
di corsa. Si evidenzia la geometria dello scambio
autocostruito. |
Il "nuovo" ingresso
nello scalo: lo si confronti con la fotografia in
alto a sinistra. Ora, dal singolo binario, e'
possibile raggiungere tutti i binari di scalo!
Anche in questo caso sono dovuto ricorrere
all'autocostruzione dei deviatoi: sono entrambi
in curva, ma con geometria decisamente diversa
l'uno dall'altro! |
LA ZONA DELLO
SCALO DI LOW RIVER
Forse qualcuno lo ha gia' notato, ma
sono molto poche le foto che riprendevano la zona dietro
il grain elevator... la spiegazione e' semplice: non mi
ha mai soddisfatto dal punto di vista estetico (e ancor
meno da quello operativo!).
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Durante le prime fasi della
costruzione del plastico: la zona dei raccordi
finiva con un doppio portale di galleria (per il
sottopassaggio della lina principale). Si tratta
di una zona che non mi ha mai dato grande
soddisfazione ed e' sempre stata posta ai margini
dell'interesse per il plastico. Ho preso solo ora
la situazione di "petto" ... |
ed ho deciso di "aprire"
il sottopassaggio. Il paesaggio e' ancora solo
abbozzato, ma la differenza rispetto alla
situazione iniziale e' notevole: ora la zona e'
molto piu' illuminata (ed eventuali deragliamenti
non mi creano piu' troppi problemi per recuperare
i carri! |
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