SULFUR PRAIRIE Ry - la ferrovia ai piedi delle Cascades |
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Un piccolo plastico per un grande traffico
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20/05/2016 Infatuazione .... rassegna fotografica 10/01/2016 Le rocce nella trincea 23/12/2015 Scambi ed altri binari 10/12/2015 Il binario! 04/10/2015 Posa delle traversine 28/06/2015 Stupendo plastico in scala N ambientato nel nord est dell'Oregon 22/02/2015 Camas Prairie - video inedito 08/02/2015 come faccio il grain elevator? 15/01/2015 strada forestale e trincea 14/01/2015 dipinto lo sfondo e il ponte 10/01/2015 posa del "roadbed" 06/01/2015 realizzazione dei rilievi 05/01/2015 Esempi di plastici con ambientazione simile 03/01/2015 Raccolta delle informazioni 01/01/2015 Realizzazione del telaio (primo modulo) 31/12/2014 Il piano dei binari (primo modulo) 27/12/2014 Idea e ambientazione |
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Foto incredibili, ma in quali cassetti le tenevano gli appossianati d'oltreoceano? No, non si può non visitare... e tenersi calmi: c'è il rischio d'infatuazione per le ferrovie USA del nord ovest!.
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Presa una pausa dalla posa di binari (anche perchè in attesa che ... la fonderia mi fornisca di nuove rotaie), inzio a dedicarmi al paesaggio, sino ad ora solo abbozzato. Ho quindi pensato a posare le rocce nella zona della trincea prima della galleria. La zona che intendo riprodurre (stato di Washington, a east della catena delle Cascades) è ricca di rocce intrusive e vulcaninche. Ho quindi pensato che un colore grigio / grigio scuro possa andare bene. Ho inoltre cercato, fra gli stampi in gomma siliconica, alcuni che riproducono fessurazioni nelle rocce, ma non prevalentemente stratificazioni delle stesse. Ecco un paio di immagini....
Posate le rocce, si provvede a un "lavaggio", con colore nero molto diluito, per far risaltare le fessurazioni. Ora, non resta che aspettare che il colore asciughi.
Il miglior modo per realizzare gli scambi, secondo me, è quello di posare le stock rails, il cuore e, per ultimo, gli aghi. Ecco in poche immagini la sequenza.
Situazione di partenza: si vedono posate le stock rails e il primo pezzo del cuore:
Successivamente, si posa anche l'altro pezzo del cuore:
e, per ultimo, la posa di un ago (e poi dell'altro):
e, per finire, una foto “infilata” dal tunnel:
Ed eccolo il binario, autocostruito utilizzando profilati in codice 55, posati su traversine di legno di balsa da 1,5 mm e, per mantenere lo scartamento, su traversine di piastrine ramate per circuiti stampati, sulle quali vanno saldati proprio i profilati.
La posa “manuale” del binario consente di variariare lo spazio (e, entro certi limiti) la dimensione delle traversine, per dare al binario l'aspetto più fedele al reale: qui si tratta di riprodurre un paio di binari a servizio di un grain elevator.
e qui... il primo scambio posato (su Sulfur Prairie) e ora ne mancano solo … cinque!
Dalla fotografia si nota la differente spaziatura delle traversine fra il binario di corsa (mainline) e i binari al servizio del grain elevator (industrial siding)
L'intenzione è di utilizzare per il modulo il binario codice 55, autocostruito partendo da profilai Microengineering in codice 55 e, per le traversine, legno di balsa dello spessore di 1,5 mm. Ecco quindi la posa delle traversine, ritagliate da un foglio di legno di balsa di 1,5 mm. Nella foto si vede la posa già eseguita per la linea principale e per i due siding in prossimità del grain elevator. Le discontinuità nella spaziatura delle traversine sono destinate ad accogliere le traversine ritagliate da lastrine per circuiti stampati, per fissare poi le rotaie.
E qui uno stupendo plastico in scala N ambientato nel nord est dello stato dell'Oregon:
Ecco uno dei video che hanno ispirato Sulfur Prarie: si tratta di alcuni spezzoni della II subdivision della Camas Prairie RR, fra lo stato di Washington, Oregon e Idaho:
COME FACCIO IL GRAIN ELEVATOR?
Per un plastico ambientato in una prateria degli USA, un (o più) grain elevator è un elemento indispensabile. Infatti, la sua presenza è stata prevista sin dal disegno del piano dei binari, ma, sulla carta, talvolta le proporzioni non balzano all'occhio come dal vero. Ecco allora che il primo tentativo di visualizzare in 3d il grain elevator mi ha un poco deluso: un grain elevator di generose proporzioni risulterebbe più alto dello sfondo del modulo! Anche se le proporzioni non sfigurerebbero, mi è sembrato un po' eccessivo per Sulfur Prairie:
Ecco allora che semplicemente dimezzando l'altezza ed inserendo un elemento intermedio (l'edificio al servizio dei silos del grano), le proporzioni tornano meglio. Qui con solo due elementi silos:
E qui con tutti gli elementi che il complesso avrà... e qualche traversina già posata!
Lavoro... sporco. Prima di procedere oltre, è necessario posare un sottile strato di gesso sopra la carta da cu...cina per la strada forestale (che sottopassa la ferrovia) e per poi consentire la posa delle rocce nella trincea (questa tecnica è stata già provata con successo sul plastico di Visalia Northeastern).
Strada forestale che sottopassa la ferrovia:
E la trincea con lo strato di gesso dove saranno poi realizzate le rocce.
E' il momento di dare un pizzico di colore al plastichetto: iniziamo dallo sfondo, o meglio dalla base per lo sfondo. Colore blu in alto, azzurro a schiarire verso l'orizzonte. Ecco l'effetto, dopo pochi minuti di lavoro.
Finito lo sfondo, una mano di grigio (o meglio, più mani, la prima e la seconda non soddifano mai) e poi qualche lavaggio per simulare l'esposizione del manufatto per anni alle intemperie. I rotabili sono messi per paragonare le dimensioni del manufatto.
Osservando la foto, il logo del carro della SP&S è “destabilizzante”, ma in effetti la SP&S ha utilizzato su alcuni box car questo logo come da una stupenda foto in B/N della Camas Prairie.
La documentazione fotografica relativa allo stato dei binari delle branch negli stati del nord ovest degli USA mostra spesso un binario che reclama… manutenzione. La “sede stradale” non è certo quella di una ferrovia principale e l'idea iniziale era di riprodurre il binario senza alcuna sopraelevazione rispetto al terreno circostante. Questa situazione era certamente sostenibile come aderente alla realtà oppure verosimile sino a quando l'attenzione non si è rivolta ai binari di raddoppio “siding” oppure ai raccordi industriali che reclamano a voce ancora più squillante manutenzione! Si rende quindi necessaria una differenziazione fra il binario di corsa e i siding / raccordi ecco perchè per Sulfur Prairie il binario di “corsa” (virgolette volute!) sarà posato su 2 mm di sughero, mentre i siding e i raccordi industriali sono allo stesso livello del terreno. E per le fotocopie degli scambi già incollate? Si, perchè anche gli scambi di derivazione dal binario di corsa vanno posti sul sughero (per mantenerli perfettamente in piano). Nessun problema: bastano altre fotocopie!
Sughero incollato alla base, pronto per il binario di “corsa”. Il cartoncino è il tratto di raccordo fra il sughero e il piano, lungo almeno 10 cm e, quindi, la pendenza del tratto di raccordo è ridotta a meno del 2,00%.
E qui il confronto fra il binario di corsa e il siding, con l'evidenza della differente altezza che andranno ad assumere i convogli che occupano il binario di corsa e quelli che occupano il siding.
Per la realizzazione dei rilievi, come pure per la valle dell'Ogkhi Creek, è stato utilizzato del polistirolo ad alta densità, incollato alla base di multistrato e opportunamente sagomato per riprodurre un rilievo e la corta trincea percorsa dalla linea prima dell'ingresso nel tunnel. Il processo è abbastanza semplice:
si tracciano sullo sfondo i contorni del rilievo;
si procede a “riempire” lo spazio con strati di polistirolo ad alta densità, incollati fra loro con colla vinilica e tenuti in posizione con semplici stuzzicadenti in attesa dell'asciugatura della colla;
se necessario, si ricorre anche a del semplice nastro da imbianchini per corpire eventuali spazi fra gli strati di polistirolo;
si ricopre il tutto con alcuni strati di carta da cucina (?) spennellata con una miscela di acqua e colla vinilica.
Dopo una giornata a riposo per l'asciugatura, il rilievo è pronto per le lavorazioni successive.
Ecco le immagini della realizzazione.
Posa del polistirolo ad alta densità: panoramica della zona dei rilievi.
Scorcio dal basso:
Vista della trincea e del portale di galleria:
Mock up con treno per verificare le proporzioni del rilievo:
Altre prove per le proporzioni: il treno (GP35 Great Northern + GP18 Norhern Pacific) sta impegnando quello che sarà il binario di corsa!
ESEMPI DI PLASTICI CON AMBIENTAZIONE SIMILE
Esistono numerosi esempi di plastici con ambientazione analoga a quella di Sulfur Prairie, in diverse scale di riproduzione. Anche in questo caso la rete ci mette a disposizione numerosissimi esempi. Fra questi, un eccellente plastico della Burlington Northern nello stato di Washington ambientato nel 1976, impressionante per dimensioni, traffico e realismo. Fra gli aspetti più affascinanti per un appassionato modellista, indubbiamente c'è da tenere in considerazione la possiblità di utilizzare sia locomotive che carri con una varietà molto ampia di schemi di coloritura! Esistono anche alcuni filmati pubblici: certo, la dimensione di un simile plastico non è facilmente gestibile!
Ma ne esistono anche di altri, sia pure sempre in scala HO:
infine, qualcosa in scala N:
Ora qualche passo indietro... ma dove si trovano le informazioni che hanno isipirato (e che sicuramente sono indispensabili per la realizzazione) Sulfur Prairie? Beh, innanzitutto va individuata la zona geografica e l'ambientazione storica, limitazioni necessarie considerata la mole di informazioni sull'argomento ferroviario ormai a disposizione a portata di click (o tastiera!). Per la zona specifica, le pubblicazioni che hanno ispirato sono, ad esempio, l'annuale Model Railroad Planning di Kalmbach, dell'anno 1998, nel quale è illustrato il progetto di un plastico della Camas Prairie Railroad, una compagnia ferroviaria posseduta da Norhern Pacific e da Union Pacific, per servire le comunità rurali dello stato dell'Idaho. Dall'approccio alla progettazione di questo plastico ho cercato di cogliere l'impostazione dedicata al traffico merci (negli anni '70 del secolo scorso il traffico passeggeri era da tempo cessato sulla Camas Prairie).
Ma l'ispirazione non è arrivata solo dalla Camas Prairie: tutto lo stato di Washington (appena a ovest della Camas Prairie) è ricco di branch lines e persino di compagnie ferroviarie locali, sia pure controllate dalle grandi reti (ad esempio, la Walla Walla Ry controllata dalla Union Pacific) che servono comunità rurali, dove lo sfruttamento delle risorse naturali (legno, minerali, agricoltura) costituiscono l'ossatura dell'economia e quindi delle esigenze di trasporto. Ecco allora che si possono consultare riviste e libri allargando il campo d'interesse a queste linee ferroviarie, quali la Mansfield Branch (Branch dell'ex Great Northern Railways, nel periodo interessato fusa nella Burlington Northern), che serviva, sino a metà degli anni '80, il distretto agrario della zona orientale dello stato di Washington, oppure la Goldendale Branch, di proprietà della Spokane, Portland & Seattle (sempre Burlington Northern nel periodo interessato), situata più a ovest nello stesso stato, fino alla società controllata dalla Union Pacific Spokane International, che era anche linea di collegamento (bridge line) con le compagnie canadesi.
Altre fonti di ispirazione e miniere di informazioni sono pubblicazioni periodiche delle “Historical Societies” (e delle loro pubblicazioni, ad esempio “The BN Expediter”) delle compagnie ferroviarie della zona, nonché, ovviamente, il web e i social networks. Qui si possono trovare siti di appassionati, come ad esempio:
- Burlington Northern (ex Greath Northern) Mansfield Branch;
- … e molti altri, sicuramente in rete le informazioni non mancano!
Infine, una citazione particolare merita il ponte, che è ispirato da quello, comunque della stessa zona geografica, sul Cabin Creek ma di proprietà della Milwaukee Road. Una carrellata di fotografie del ponte al vero, realizzate da J. Carr si trova qua:
REALIZZAZIONE DEL TELAIO (primo modulo)
L'impianto, costruito a moduli è pensato per essere trasportabile e quindi è costruito con multistrato da soli 5 mm, rinforzato da profilati a forma di “L” di 20x20 mm in alluminio, al quale i fogli di multistrato sono incollati ed avvitati. Il tutto conferisce al modulo, di 305x1255 mm di pianta e 300 mm di altezza una robustezza e una solidità sufficiente per l'esercizio della ferrovia in miniatura. Il piano dei binari è posto a 105 mm di altezza, il che consente di modellare la zona del torrente in “negativo”.
Piano dei binari, fogli di multistrato, attrezzi e... alcuni carri per la verifica delle proporzioni (si, perchè sulla carta tutto funziona, ma poi è necessario verificare nella realtà... in miniatura!). A sinistra si intravvede anche il ponte in calcestruzzo, utilizzato per prendere le misure precise della valle dell' Ogkhi Creek.
Proseguono i test, con alcuni carri tipici per il traffico previsto sulla branch (refreer, gondola e box cars)
E qui il dettaglio del ponte su Ogkhi Creek:
Nell'illustrazione che segue sono evidenziati: 1) i rinforzi in profilato di alluminio; 2) l'ingresso al modulo (in galleria); 3) la “depressione” per il paesaggio in negativo dell'Ogkhi Creek.
La possibiità di realizzare un paesaggio “in negativo” è sfruttata per l'inserimento del ponte. Sempre con il focus sulla leggerezza e la portabilità del plastico, il letto del fiume e i rilievi sono realizzati con polistirolo ad alta densità, opportunamente tagliato, sagomato e incollato.
Stesso ponte, ripreso dal basso, con il paesaggio appena abbozzato. Si nota, nella prima arcata “ancillare” di destra del ponte la strada forestale per le forniture alla segheria.
IL PIANO DEI BINARI (primo modulo)
Il primo modulo prevede l'ingresso (geograficamente, a sud est) della linea nella località di Sulfur Prairie attraverso una galleria che “buca” le propaggini orientali delle Cascades. All'uscita dalla galleria, dopo un brevissimo tratto in trincea, la linea scavalca l'Ogkhi Creek con un ponte in calcestruzzo e entra nel pianoro di Sulfur Prairie. Qui alcuni scambi conducono i binari nella zona dei grain elevators (nel primo modulo è prevista la riproduzione del moderno grain elevator, in cemento ed acciaio), del siding di proprietà della Sulfur Prairie Ry e dei binari al servizio della segheria.
Il piano dei binari e i principali elementi scenici sono rappresentati nell'illustrazione. Da sinistra a destra, galleria, portale della galleria, ponte sull'Ogkhi Creek, scambi della radice sud della stazione con raccordo per il nuovo grain elevator, magazzino legnami e segheria, binari di raccordo per la segheria.
Alcune località nordamericane non lasciano certo indifferenti gli appassionati di ferrovie. Si pensi, ad esempio, ad Altoona e alla vicina Horseshoe Curve in Pennsylvania, alla zona mineraria degli Appallacchi, a Chicago, e, via verso Ovest, ai passi delle Montagne Rocciose, quali Tennesse Pass, l'attraversamento delle “Rockies” da parte delle principali compagnie ferroviarie, i passi e le linee ferroviarie dell'estremo Ovest (Cajon, Tehachapi, Donner, la linea del Feather River, e i collegamenti nord – sud fra California/Nevada e Oregon/Idaho). Ebbene, questi riferimenti topografici risvegliano certamente emozioni presso gli appassionati, ma cosa pensare di fronte a nomi quali Mansfield, Goldendale, South Bend, Oroville (quella nello stato di Washington), Craigmont? Beh, hanno tutte qualcosa in comune! Sono località su alcune linee secondarie (branches) costruite per collegare alla rete ferroviaria alcune zone geografiche ricche, fondamentalmente, di risorse naturali. Riguardo alla bellezza delle località e alla ricchezza del traffico ferroviario, esistono numerossime fonti in rete. E' sufficiente infatti cercare in rete alcuni riferimenti alle branches delle compagnie ferroviarie (operanti o che hanno operato negli stati del Nord Ovest: Northern Pacific, Great Northern, Spokane, Portland & Seattle, Milwaukee Road, Southern Pacific, Union Pacific, Camas Praire...) per ottenere riferimenti fotografici, articoli, forum, e quant'altro.
Ecco allora individuata l'ispirazione per un piccolo pastico, delle dimensioni quasi minimali, con le seguenti caratteristiche:
Nome |
Sulfur Prairie Railways, joint fra Great Northern, Northern Pacific e Union Pacific, collega il sud ed il centro dello stato di Washington con le località canadesi oltre i confine nord dello stato. |
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Ambientazione geografica |
Località alle propaggini est della catena delle Cascade, nello stato di Washington. |
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Periodo storico |
Prima metà degli anni '70 del 1900. |
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Dimensioni |
Tre moduli, ciascuno di pianta 30,5 cm (larghezza) per 125 cm (lunghezza), altezza di 30 centimetri. |
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Scala |
Scala N (1:160), scartamento standard (9 mm). |
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Armamento |
Binario flessibile Peco codice 55, scambi autocostruiti codice 55 con angolo minimo #6. |
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Descrizione sintetica del plastico |
Stazione passeggeri e raccordi industriali al servizio delle imprese della zona, tutte strettamente collegate alle risorse del territorio (agricoltura, risorse naturali quali pietre vulcaniche e legname). |
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Storia della compagnia |
Sulfur Prairie Ry è una compagnia ferroviaria a proprietà mista fra le tre principali ferrovie operanti nella zona: Northern Pacific, Great Northern e Union Pacific. La compagnia non ha materiale rotabile proprio, ma sia carri che mezzi di trazione sono forniti dalle compagnie proprietarie. La fusione fra le compagnie che hanno generato la Burlington Northern agli inizi degli anni '70 ha portato la nota di colore dei mezzi della Chicago, Burlington &Qunicy (chinese red) e della Spokane, Portland & Seattle. |
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Raccordi |
Segheria (cascade lumber), grain elevators (2), team track, house track, mobilificio (nordwest fornitures), industria chimica (sulfur chemicals), magazzini frutta (fruit valley growers), cava (vulcanic stones), cattle pens (bestiame). |
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Traffico e rotabili |
Per il traffico passeggeri, minimale al periodo, è sufficiente una RDC, il traffico merci presenta una varietà molto accentuata di tipi di carri, come illustrato da alcuni esempi che seguono: SEGHERIA Riceve pianali con tronchi e spedisce tavole di legno, sia in box cars dedicati (all doors) sia in più tradizionali box cars. Spedisce inoltre, in gondola dedicati, la segatura di scarto dalle lavorazioni (woodchip gondola)
TEAM TRACK Praticamente tutti i tipi di carri, purchè correlati alle attività economiche della zona, quali ad esempio le forniture di mezzi agricoli, sementi, fertilizzanti, ecc. Possono trovare quindi accoglimento tutti i tipi di carro, anche ad esempio i “gondola”
HOUSE TRACK Anche su questo tronchino possiamo trovare tutti i tipi di carro, generalmente scartati dal treno per difetti o necessità di minime riparazioni INDUSTRIA CHIMICA Sono trattate tutte le merci relative allo stabilimento chimico, che spedisce carri cisterna ed hopper
GRAIN ELEVATORS Sono utilizzati sia carri dedicati (hopper), sia box car appositamente attrezzati (con le cosiddette “paper doors”)
MOBILIFICIO Essenzialmente, spedisce prodotti finiti in boxcar di diverse dimensioni. Per il periodo vanno bene anche i box da 50 piedi.
MAGAZZINI FRUTTA Refreer per la spedizione di prodotti alimentari.
CAVA Per le spedizioni sono utilizzati carri aperti (open hopper) e, per la perlite, anche hopper a grande capacità.
CATTLE PEN Si tratta di carri per il trasporto del bestiame.
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jgiovenni